ECONOMIA + ECOLOGIA:
due ragioni fondamentali per scegliere GPL e METANO per il proprio veicolo.
 
1. ECONOMIA
Comparando i costi di benzina, GPL e Metano e considerando i diversi rendimenti d’uso dovuti alle caratteristiche dei combustibili il vantaggio economico rispetto alla benzina risulta essere di circa il 50% nel caso del GPL e del 70% per il Metano. Inoltre le installazioni di impianti di conversione a GPL e Metano possono beneficiare di incentivi nazionali e locali.

2. ECOLOGIA
I veicoli alimentati a GPL e Metano non emettono particolato ed hanno emissioni di gas nocivi inferiori agli equivalenti a benzina. In particolare i veicoli a Metano riducono di oltre il 20% le emissioni di CO2 contribuendo a ridurre l’effetto serra. Per questi motivi ai veicoli alimentati a GPL e Metano è generalmente consentita la circolazione anche in caso di targhe alterne o limitazioni alla circolazione.

Tutto sul METANO e GPL

Che cos'è il METANO?

Il Metano, formula chimica CH4, è un combustibile ideale, abbondante in natura come Gas Naturale praticamente pronto per l’uso e pulito. Il Gas Naturale è anche l’unico combustibile fossile presente in Italia, il 15% del fabbisogno italiano è, infatti, fornito dai giacimenti nazionali. Nella combustione del Metano si ottengono emissioni inquinanti molto inferiori rispetto a gasolio e benzina e sono assenti particolato e residui di combustione. Inoltre, per la sua composizione chimica il Metano produce sino al 25% in meno di CO2 riducendo in questo modo la formazione di Ozono nell’atmosfera. Per questo motivo la Direzione Generale per l’Energia ed i Trasporti dell’Unione Europea nel definire il piano di riduzione di gas ad effetto serra fissato dal Protocollo di Kyoto, ha previsto che il Metano possa ricoprire fino a 10% del mercato europeo dei carburanti in Europa entro il 2020. In Italia sono presenti oltre 900 stazioni di rifornimento per il Metano, in continua espansione grazie alla crescente sensibilità ambientale, e oltre 650.000 veicoli con questo tipo di alimentazione.

 

Quali auto si possono trasformare a METANO?

Possono essere convertite a Metano tutte le auto a benzina con sistema di alimentazione a carburatore e ad iniezione, anche dotate di marmitta catalitica ed omologate fino a Euro 6.

Sono disponibili sistemi di conversione Metano anche per alcuni motori ad iniezione diretta. 

 

Quali vantaggi offre la trasformazione a METANO?

Notevole risparmio sul costo del carburante (oltre il 65% rispetto alla benzina). Nel calcolo della convenienza economica si deve considerare che una bombola con capacità di 100 litri può contenere circa 17 Kg di Metano alla pressione di 220 bar e che 1 Kg di gas corrisponde in termini di percorrenza a circa 1,7 litri di benzina. Maggiore autonomia, in genere da 300 a 400 km, dovuta alla aggiunta delle bombole Metano. Minori emissioni che garantiscono normalmente la circolazione dei veicoli alimentati a Metano anche in caso di limitazioni del traffico o targhe alterne. Un veicolo alimentato a Metano riduce di oltre il 20% le emissioni di CO2, contribuendo alla riduzione dell’effetto serra. La combustione del Metano non produce residui carboniosi (che determinano l’annerimento dell’olio motore). Per questo motivo l’olio motore dei veicoli a gas si presenta limpido e con caratteristiche inalterate anche dopo molte migliaia di chilometri e ciò contribuisce a migliorare il rendimento ed a ridurre l’usura del motore.

 

Gli impianti a METANO sono sicuri?

Il livello di sicurezza di un veicolo a Metano è equivalente a quello di un veicolo alimentato a benzina o gasolio. Gli impianti di conversione attualmente installati in Italia rispondono alla normativa europea ECE R110 che garantisce standard di sicurezza molto elevati, definiti sulla base di specifiche internazionali e test (crash test, incendio veicolo, etc.) estremamente severi. In effetti il Metano ha caratteristiche intrinseche che lo rendono più sicuro di altri carburanti, per esempio:

  • il Metano è più leggero dell’aria ed in caso di perdite si disperde verso l’alto volatilizzandosi e non ristagna a livello del suolo. Per questo sin dal 1986 le auto alimentate a Metano hanno accesso a tutti i luoghi, anche chiusi o interrati, raggiungibili da auto a benzina o gasolio;
  • è necessaria una concentrazione del 5% di Metano per rendere infiammabile una miscela con aria mentre nel caso della benzina è sufficiente l’1%;
  • la temperatura di autoaccensione di una miscela aria/Metano è di 595 °C, più che doppia rispetto a quella di una miscela aria/benzina vaporizzata (270 °C);
  • il circuito di alimentazione del gas dei veicoli è progettato e testato in fase di installazione per garantire la perfetta tenuta in pressione e non genera perdite di gas o vapori neanche durante il rifornimento;
  • le bombole Metano sono omologate e collaudate con standard severissimi. In definitiva i moderni impianti Metano sono assolutamente sicuri e i componenti Lovato Gas vengono oggi utilizzati come primo equipaggiamento o raccomandati per l’installazione anche da diversi produttori auto.

Com'è fatto un moderno impianto a METANO?

 
La più recente evoluzione tecnologica dei sistemi di conversione a Metano, o CNG – Compressed Natural Gas, è rappresentata dagli impianti ad iniezione sequenziale multipoint come il LOVATO EASY FAST CNG. Questo sistema ad iniezione sequenziale “fasata” di CNG, in cui il gas viene iniettato nel singolo cilindro da un iniettore sincronizzato con la fase del cilindro stesso in modo del tutto analogo a quanto avviene nel funzionamento a benzina, è concepito per motori da 3 a 8 cilindri, inclusi turbo, Valvetronic e Multi Air. Inoltre, sono supportate tutte le vetture con il sistema Start & Stop.
Grazie a questa tecnologia il sistema EASY FAST è omologato secondo le più recenti norme fino a EURO 6. Tutti i componenti del sistema sono stati studiati e testati a lungo dalla centro Ricerca e Sviluppo Lovato per garantire prestazioni ed affidabilità ai massimi livelli. I componenti fondamentali dell’impianto sono:
  • Valvola di carica: In Italia la presa ha un attacco con filettatura standard, dotata di valvola di non ritorno, tramite cui viene riempita la bombola. La presa di carica non è ancora standardizzata a livello europeo e molti paesi utilizzano attacchi diversi, prevalentemente tipo NGV1-P30. Sono, tuttavia, disponibili adattatori per questo tipo di prese. La valvola è installabile nel vano motore, sulla carrozzeria o sotto sportellino benzina se lo spazio disponibile lo consente.
  • Serbatoio o Bombola CNG: Viene riempito con il gas ad una pressione di circa 220 bar. Essendo il Metano in fase gassosa l’unità di misura al rifornimento è il Kg che misura la massa molecolare di combustibile introdotta. I serbatoi Metano sono realizzati in acciaio ad altissima resistenza o con soluzioni composite di metallo e fibre composite. Le bombole Metano sono sempre di forma cilindrica con diametri e lunghezze variabili per l’alloggiamento sui diversi tipi di veicolo.
  • Valvola Cilindro: Valvola multifunzionale montata sulla testa della bombola che permette la carica del gas in entrata dalla presa di carica ed alimenta il circuito di dell’impianto. La valvola è generalmente munita di valvole di sicurezza termiche e di sovrappressione e viene collaudata installata sulla bombola secondo severe normative.
  • Riduttore: Riduce la pressione del gas stabilizzandola al livello ottimale per l’alimentazione del common rail di iniezione. È dotato di elettrovalvola di sicurezza per la chiusura per del circuito allo spegnimento del motore.
  • Filtro Gas: Garantisce l’afflusso di gas privo di impurità e residui oleosi al common rail di iniezione e quindi nei cilindri. L’impianto LOVATO EASY FAST è, inoltre, dotato di sensori di temperatura, pressione del gas e carico motore per ottimizzare il funzionamento del sistema.
  • Common Rail iniezione gas: Controllato dalla centralina elettronica di iniezione del sistema (ECU) inietta tramite iniettori operati in fase con il motore la corretta quantità di gas in ciascun cilindro.
  • Commutatore GAS/Benzina: Permette la commutazione da gas a benzina e indica il livello di riempimento della bombola gas, processando il segnale proveniente da un manometro nel circuito, tramite scala a led di segnalazione. Nel funzionamento normale il veicolo si avvia a benzina e passa automaticamente a Metano in modo non avvertibile dal guidatore quando il circuito raggiunge le condizioni normali di funzionamento. In caso di esaurimento del gas il sistema torna automaticamente a benzina e avverte il conducente con un allarme sonoro.
  • Centralina di Controllo (ECU): La centralina è interfacciata con la centralina benzina originale e tramite i segnali ricevuti dai sensori dell’impianto gestisce gli iniettori gas calcolando tempi e quantità del gas da iniettare. La ECU è tarata in fase di installazione sulle caratteristiche specifiche del veicolo ed è dotata di programmi auto adattativi che adeguano i parametri di funzionamento in funzione delle variazioni delle condizioni d’uso o di usura del motore.

L'auto perde potenza con l'alimentazione a METANO?

A causa delle diverse caratteristiche chimico-fisiche del gas rispetto alla benzina un calo di potenza nell’uso a gas è inevitabile. Con i moderni sistemi ad iniezione sequenziale Lovato le perdite di potenza sono tuttavia contenute nell’ordine del 10-15% e non influiscono significativamente nella guida.

 

Come cambia il consumo con l'alimentazione a METANO?

Per le diverse caratteristiche chimico-fisiche del gas rispetto alla benzina nella valutazione del consumo e dell’autonomia a Metano si devono considerare i seguenti fattori: essendo la bombola Metano riempita allo stato gassoso e non liquido la carica si misura in termini di massa molecolare, ossia in Kg. Il rapporto tra la capacità del serbatoio in litri e la massa di gas contenibile a 220 bar è circa 0,17. Quindi un serbatoio da 100 l può contenere circa 17 Kg di CNG. In termini di percorrenza chilometrica un Kg di Metano equivale a circa 1,7 litri di benzina. Nel caso di un’auto con consumo medio a benzina di 13,5 km/litro con una bombola da 100 litri si percorreranno pertanto quasi 400 chilometri. Considerando il minor costo del Metano si ottiene generalmente un risparmio del 65% circa con enormi vantaggi per l’ambiente e la diminuzione dell’effetto serra.

 

È difficile usare un impianto a METANO?

Con i moderni impianti ad iniezione Lovato tutto è automatizzato. Al conducente non resta che fare rifornimento di gas, premere il pulsante di commutazione e… cominciare a risparmiare!

 

Con l'installazione di un impianto a METANO posso ancora viaggiare a BENZINA?

Dopo l’installazione dell’impianto a Metano (CNG) il veicolo diviene Bi-fuel, in grado cioè di viaggiare indifferentemente a gas o a benzina. In questo modo l’autonomia originale del veicolo viene anche aumentata, in funzione delle dimensioni del serbatoio gia installato.

 

Quale manutenzione è richiesta dall'impianto a METANO?

Per garantire il buon funzionamento nel tempo l’impianto è soggetto a controlli periodici (es. sostituzione filtro) secondo un piano di manutenzione programmata ogni 10-20.000 Km. Tali interventi sono quindi generalmente effettuati dall’officina in concomitanza con i regolari tagliandi della vettura.

 

A quali norme sulle emissioni sono soggetti i veicoli a METANO?

Per legge dopo la trasformazione con impianto CNG il veicolo deve rispettare la stessa normativa di riferimento prevista nella omologazione originale a benzina. I moderni impianti sequenziali Metano Lovato sono omologati fino a EURO 6 e sono, pertanto, compatibili con i veicoli rispondenti alle più recenti normative EU.

 

Le auto a METANO possono circolare in caso di limitazione del traffico?

Nel caso di provvedimenti di limitazione della circolazione a causa dell’inquinamento atmosferico come la circolazione a targhe alterne o il divieto di circolazione sulla base del livello di emissioni (es. blocco veicoli EURO 0/2) i veicoli a gas vengono generalmente riconosciuti come ecologici e possono circolare liberamente.

 

Dov'è possibile installare il serbatoio a METANO?

I serbatoi Metano, che sono di forma cilindrica e possono avere diametro e lunghezza diversi, sono generalmente installati nel bagaglio del veicolo. L’installazione all’esterno del veicolo, in particolare sotto il pianale dell’auto, è talvolta possibile qualora siano garantite la distanza minima da terra e le distanze di sicurezza previste dalle norme.

 

Quanto sono sicuri i serbatoi a METANO?

I serbatoi metano sono realizzati in acciaio ad alta resistenza o con soluzioni che combinano struttura metallica e fibre composite per contenere il peso finale della bombola. Hanno un’altissima resistenza meccanica essendo collaudati a 300 bar, 1.4 volte la normale pressione di esercizio e sono quindi estremamente sicuri, omologati e testati secondo norme severissime. La normativa Italiana prevede, inoltre, che ogni serbatoio, dopo il collaudo alla produzione, sia successivamente controllato ogni 5 anni per le bombole con omologazione nazionale e 4 anni per le bombole con omologazione R110 (con riferimento alla data di produzione stampigliata sulla targa identificativa del serbatoio) a cura del GFBM (Gestione Fondo Bombole Metano). Per il collaudo ci si può rivolgere ad un’officina specializzata che provvede alla sostituzione con serbatoi già collaudati. Costo del collaudo e sostituzione sono a carico del GFBM che garantisce anche la copertura assicurativa sulle bombole (legge 145 – 07/06/1990), mentre resta a carico dell’utente il costo di smontaggio/montaggio del serbatoio.

 

Quale assistenza è disponibile in Italia e all’estero in caso di guasto all’impianto Metano?

L’assistenza è possibile presso i rivenditori ufficiali e le officine autorizzate Lovato Gas presenti in Italia ed all’estero. Lovato Gas è, infatti, presente con propri distributori in tutti i Paesi europei.

 

Esiste una buona rete di stazione riferimento METANO?

In Italia le stazioni di servizio sono oltre 900, in continua e forte espansione grazie a politiche di incentivi nazionali e regionali. In Europa esistono circa 2.500 punti di rifornimento, in continua crescita particolarmente in Germania, Svizzera, Repubblica Ceca. La presa di carica non è ancora standardizzata a livello europeo e molti paesi utilizzano attacchi diversi, prevalentemente tipo NGV1-P30. Sono, tuttavia, disponibili adattatori per questo tipo di prese.

 

Qual'è la tassa di circolazionne per auto a METANO?

In linea di principio la tassa di circolazione (bollo) per le auto a Metano convertite con retrofit, potendo queste circolare anche a benzina, è la stessa dell’auto originale. Tuttavia, alcuni decreti danno alle regioni la possibilità di proclamare riduzioni/esenzioni sulla tassa di circolazione e pertanto non si possono escludere agevolazioni locali.

 

Perchè le auto a METANO sono più ecologiche?

Con l’alimentazione a Metano si riduce di oltre il 20% l’emissione di CO2, responsabile dell’effetto serra. Si riducono significativamente anche le emissioni di CO e degli Ossidi di Azoto (NOx). Gli HC emessi sono inoltre quasi totalmente composti da Metano puro non nocivo. Le auto alimentate a gas, inoltre, non producono particolato, in particolare le PM10 critiche per l’inquinamento urbano.

 

Si può parcheggiare un'auto a METANO in un garage seminterrato?

Le vetture a Metano non sono soggette a limitazioni e si possono parcheggiare ovunque.

 

È possibile imbarcare su navi e traghetti un'auto a METANO?

Non esiste una specifica normativa al riguardo e la regolamentazione è lasciata alla discrezionalità delle compagnie marittime. Secondo la pratica consolidata è opportuno dichiarare l’eventuale alimentazione a gas sia al momento dell’acquisto del biglietto sia al momento dell’imbarco. E’, comunque, sempre conveniente informarsi presso la specifica compagnia di navigazione. 

 

Se vado a METANO devo fare anche BENZINA?

Dato che l’auto viene di norma avviata a benzina prima di passare automaticamente a gas è opportuno avere un certo quantitativo di benzina nel serbatoio. La presenza di benzina nel serbatoio in alcuni modelli di auto serve anche a preservare la pompa della benzina che si usurerebbe prematuramente girando a secco.

 

Perchè un sistema di conversione a METANO è più costoso di un sistema a GPL?

La differenza di costo tra le due tipologie di impianti è dovuta fondamentalmente alla differenza di costo tra la bombola Metano e il serbatoio GPL. La bombola Metano, dovendo resistere a pressioni di collaudo di 300 bar richiede l’impiego di materiali e tecniche costruttive nettamente più costosi rispetto ai serbatoi GPL che devono resistere a pressioni circa 10 volte inferiori. 

 

 

Cos'è il GPL?

Il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto) è una miscela di idrocarburi, prevalentemente Propano e Butano, che alle normali condizioni ambientali si presenta allo stato gassoso ma che passa allo stato liquido a pressioni superiori a 2 bar. Il GPL si ottiene dalla estrazione del petrolio, in misura del 2% circa del prodotto estratto, ed in misura del 5% circa nell’ estrazione del gas naturale. Si ottiene inoltre come sottoprodotto nella raffinazione del greggio. Il GPL commercializzato attualmente in Italia è ottenuto per il 55% circa da giacimenti di gas naturale e per il 45% dalla raffinazione del petrolio. L’impiego del GPL come combustibile risale al 1800 e grazie ai notevoli progressi tecnologici dei sistemi di conversione il GPL rappresenta oggi un’alternativa ideale per chi vuole risparmiare e viaggiare nel rispetto dell’ambiente. I veicoli alimentati a GPL hanno, infatti, emissioni inquinanti inferiori rispetto alla benzina e non producono particolato. Inoltre, bruciando il GPL non produce residui carboniosi. Per questo motivo l’olio motore nei veicoli a GPL si presenta ancora limpido e con proprietà inalterate dopo molte migliaia di chilometri e ciò contribuisce a ridurre l’usura delle parti meccaniche del motore. In Italia sono oggi presenti circa 3.000 colonnine per il rifornimento del GPL e servono gli oltre 1.700.000 veicoli a GPL che circolano oggi sulle strade Italiane.

 

 

Quali auto si possono trasformare a GPL?

Possono essere convertite a GPL tutte le auto a benzina con sistema di alimentazione a carburatore, dotate di turbocompressore e ad iniezione, anche dotate di marmitta catalitica ed omologate fino ad Euro 6.
Sono disponibili sistemi di conversione GPL anche per i più diffusi motori ad iniezione diretta.
 
Quali vantaggi offre la trasformazione a GPL?
Notevole risparmio sul costo del carburante (oltre il 50% rispetto alla benzina). Nel calcolo della convenienza economica si devono considerare il vantaggio di costo (dal 50% al 60%) del GPL combinato con una minore percorrenza chilometrica del 10-12% circa. Maggiore autonomia, in genere da 400 a 500 km, dovuta alla aggiunta del serbatoio GPL. Minori emissioni che garantiscono normalmente la circolazione dei veicoli alimentati a GPL anche in caso di limitazioni del traffico o targhe alterne. La combustione del GPL non produce residui carboniosi (che determinano l’annerimento dell’olio motore). Per questo motivo l’olio motore dei veicoli a GPL si presenta limpido e con caratteristiche inalterate anche dopo molte migliaia di chilometri e ciò contribuisce a migliorare il rendimento ed a ridurre l’usura del motore.
 
Gli impianti GPL sono sicuri?
Assolutamente si. Gli impianti installati in Italia dopo il Gennaio 2001 rispondono alla normativa europea ECE/ONU 67/01 che garantisce standard di sicurezza molto elevati, definiti sulla base di specifiche internazionali e test (crash test, incendio veicolo, etc.) estremamente severi. Oltre ad essere testati ed omologati secondo questa normativa in ogni loro parte i sistemi di conversione a GPL sono dotati di diversi dispositivi di sicurezza quali:
  • multivalvola serbatoio con sistema blocco carica all’80% che limita il riempimento per garantire l’espansione del gas in caso di aumento della temperatura,
  • elettrovalvole di sicurezza che chiudono il circuito gas in corrispondenza all’uscita del serbatoio ed in ingresso al riduttore di pressione nel vano motore serbatoio omologato secondo norme estremamente severe.
In definitiva i moderni impianti GPL sono assolutamente sicuri e i sistemi GPL Lovato Gas vengono oggi utilizzati come primo equipaggiamento o raccomandati per l’installazione anche da diversi produttori auto.
 
Com'è fatto un moderno sistema a GPL?
La più recente evoluzione tecnologica dei sistemi di conversione a GPL è rappresentata dagli impianti ad iniezione sequenziale multipoint come il LOVATO EASY FAST GPL. Questo sistema ad iniezione sequenziale “fasata” di GPL, in cui il gas viene iniettato nel singolo cilindro da un iniettore sincronizzato con la fase del cilindro stesso in modo del tutto analogo a quanto avviene nel funzionamento a benzina, è concepito per motori da 2 a 8 cilindri, inclusi turbo, Valvetronic, Twin Air e Multi Air. Inoltre, sono supportate tutte le vetture con il sistema Start & Stop.
Grazie a questa tecnologia il sistema EASY FAST è omologato secondo le più recenti norme fino a EURO 6. Tutti i componenti del sistema sono stati studiati e testati a lungo dal centro Ricerca e Sviluppo Lovato Gas per garantire prestazioni ed affidabilità ai massimi livelli. I componenti fondamentali dell’impianto sono:
  • Presa di carica: Presa con attacco standard Italia (utilizzata nella maggior parte dei paesi Europei ad eccezione di Germania, Olanda, Lussemburgo, Regno Unito e Irlanda), dotata di valvola di non ritorno, tramite cui viene riempito il serbatoio. Installabile sulla carrozzeria o in versione sotto sportellino benzina se lo spazio disponibile lo consente.
  • Serbatoio: Viene riempito con il GPL in fase liquida alla pompa di rifornimento con una pressione di circa 15 bar. Il serbatoio è in acciaio elettrosaldato ad alta resistenza e trattato termicamente per evitare fratture in caso di deformazione da urto. Oggi comunemente utilizzato di forma toroidale per essere alloggiato nel vano predisposto per la ruota di scorta, può essere anche di forma cilindrica.
  • Multivalvola: Valvola multifunzionale montata sul serbatoio che permette la carica del gas in entrata dalla presa di carica e regola il blocco di sicurezza all’80% del riempimento. Alimenta il circuito di alimentazione dell’impianto e misura il livello del gas tramite appositi sensori. La multivalvola è munita di elettrovalvola di chiusura a motore spento e di valvole di sicurezza termiche e di sovrapressione. La zona multivalvola è a tenuta stagna verso l’interno auto tramite apposita scatola o coperchio.
  • Riduttore: Vaporizza il gas dallo stato liquido e ne riduce la pressione stabilizzandola al livello ottimale per l’alimentazione del common rail di iniezione. È dotato di elettrovalvola di sicurezza per la chiusura per del circuito allo spegnimento del motore.
  • Filtro Gas: Garantisce l’afflusso di gas privo di impurità e residui oleosi al common rail di iniezione e, quindi, nei cilindri. L’impianto LOVATO EASY FAST è, inoltre, dotato di sensori di temperatura, pressione del gas e carico motore per ottimizzare il funzionamento del sistema.
  • Common Rail iniezione gas: Controllato dalla centralina elettronica di iniezione del sistema (ECU) inietta tramite iniettori operati in fase con il motore la corretta quantità di gas in ciascun cilindro.
  • Commutatore GAS/Benzina: Permette la commutazione da gas a benzina e indica il livello di riempimento del serbatoio gas tramite scala a led di segnalazione. Nel funzionamento normale il veicolo si avvia a benzina e passa automaticamente a GPL in modo non avvertibile dal guidatore quando il circuito raggiunge la temperatura richiesta di funzionamento (circa 35 °C). In caso di esaurimento del GPL il sistema torna automaticamente a benzina e avverte il conducente con un allarme sonoro.
  • Centralina di Controllo (ECU): La centralina è interfacciata con la centralina benzina originale e tramite i segnali ricevuti dai sensori dell’impianto gestisce gli iniettori gas calcolando tempi e quantità del gas da iniettare. La ECU è tarata in fase di installazione sulle caratteristiche specifiche del veicolo ed è dotata di programmi auto adattativi che adeguano i parametri di funzionamento in funzione delle variazioni delle condizioni d’uso o di usura del motore.
L'auto perde pontenza con l'alimentazione a GPL?
Con i moderni sistemi ad iniezione sequenziale Lovato Gas le perdite di potenza sono quantificabili nell’ordine del 2-5%, generalmente inferiori alla potenza assorbita, ad esempio, dall’accensione dell’aria condizionata e non significative nella guida.
 
L’auto consuma di più con alimentazione a GPL?
Per le diverse caratteristiche chimico-fisiche del gas rispetto alla benzina si osserva un aumento del consumo di carburante generalmente dal 10% al 12%, a seconda anche del tipo di impianto installato. L’aumento del consumo è dovuto al minor potenziale calorico proprio del GPL. Tuttavia, il minor costo del GPL e il minor impatto ambientale ne rendono l’utilizzo una scelta economica (risparmio circa del 50%) ed ecologica.
 
È difficile usare un impianto GPL?
Con i moderni impianti ad iniezione Lovato Gas tutto è automatizzato. Al conducente non resta che fare rifornimento di gas, premere il pulsante di commutazione e… cominciare a risparmiare!
 
Con l’installazione di un impianto GPL posso ancora viaggiare a benzina?
Dopo l’installazione dell’impianto a GPL il veicolo diviene Bi-fuel, in grado cioè di viaggiare indifferentemente a gas o a benzina. In questo modo l’autonomia originale del veicolo viene anche aumentata, in funzione delle dimensioni del serbatoio gas installato.
 
 
Quale manutenzione è richiesta dall’impianto GPL?
Per garantire il buon funzionamento nel tempo l’impianto è soggetto a controlli periodici (es. sostituzione filtro) secondo un piano di manutenzione programmata ogni 10-20.000 Km. Tali interventi sono, quindi, generalmente effettuati dall’officina in concomitanza con i regolari tagliandi della vettura.
 
A quali norme sulle emissioni sono soggetti i veicoli a GPL?
Per legge dopo la trasformazione con impianto GPL il veicolo deve rispettare la stessa normativa di riferimento prevista nella omologazione originale a benzina. I moderni impianti sequenziali Lovato Gas sono omologati fino a EURO 6 e sono, pertanto, compatibili con i veicoli rispondenti alle più recenti normative EU.
 
Le auto a GPL possono circolare in caso di limitazioni del traffico?
Nel caso di provvedimenti di limitazione della circolazione a causa dell’inquinamento atmosferico come la circolazione a targhe alterne o il divieto di circolazione sulla base del livello di emissioni (es. blocco veicoli EURO 0/2) i veicoli a gas vengono generalmente riconosciuti come ecologici e possono circolare liberamente. 
 
Il serbatoio GPL occupa molto spazio nel bagagliaio?
Oggi vengono generalmente preferiti serbatoi di forma toroidale che possono essere alloggiati nel vano predisposto per la ruota di scorta. In questo caso non si sottrae spazio al bagaglio e per le emergenze in caso di foratura sono disponibili appositi kit di riparazione e gonfiaggio. Nel caso di montaggio nel bagagliaio di un serbatoio cilindrico questo riduce generalmente lo spazio disponibile del 20-25% circa.
 
Il serbatoio GPL può essere installato sotto il pianale della vettura?
L’installazione è possibile garantendo il rispetto delle distanze minime prescritte dalle norme rispetto all’estremità del veicolo e da terra (250 mm in condizione di auto a vuoto). Il serbatoio deve essere in aggiunta ricoperto da una protezione in lamiera la cui distanza minima da terra non deve essere inferiore a 200 mm nelle condizioni di auto a vuoto.
 
Quanto sicuri sono i serbatoi GPL?
I serbatoi GPL sono estremamente sicuri, omologati e testati secondo norme severissime, hanno una resistenza agli urti ed al fuoco superiore a quella dei normali serbatoi benzina montati sulle auto. Dal 2002 tutti i serbatoi GPL montati in Italia sono omologati secondo le norme ECE/ONU 67/01 che prevedono ad esempio che ogni serbatoio sia collaudato alla pressione di 30 bar, quasi tre volte la pressione normale di esercizio.
I serbatoi GPL sono costruiti in acciaio ad alta resistenza di grande spessore, trattati termicamente per deformarsi in caso di urto senza fessurare e testati in fase di omologazione alla pressione di 67,5 bar. Inoltre, in conformità con la ECE/ONU 67/01 la multivalvola montata sul serbatoio è dotata di valvola di sicurezza contro la sovrappressione e di valvola di sicurezza termica per lo sfiato del gas in caso di raggiungimento di temperature elevate. Come hanno dimostrato moltissimi “bonfire test” (test in cui viene simulato l’incendio del veicolo per cause esterne) il risultato di queste tecnologie è un prodotto estremamente sicuro. Ad ulteriore garanzia, infine, la legge italiana prevede che il serbatoio GPL venga sostituito ogni 10 anni (con riferimento alla data di produzione stampigliata sulla targa identificativa del serbatoio).
 
Quale assistenza è disponibile in Italia e all’estero in caso di guasto all’impianto GPL?
L’assistenza è possibile presso i rivenditori ufficiali e le officine autorizzate Lovato Gas presenti in Italia ed all’estero. Lovato Gas è, infatti, presente con propri distributori in tutti i Paesi europei.
 
Esiste una buona rete di stazioni rifornimento GPL?
In Italia le stazioni di servizio sono oltre 3.000 e sono, perciò, capillarmente distribuite sul territorio e lungo le autostrade. In Europa esistono oltre 27.000 punti di rifornimento e sono in continua crescita. La valvola di carica con attacco standard Italia è utilizzata nella maggior parte dei paesi Europei ad eccezione di Germania, Olanda, Lussemburgo, Regno Unito e Irlanda. Per questi paesi sono disponibili appositi adattatori.
 
Quale è la tassa di circolazione per le auto a GPL?
In linea di principio la tassa di circolazione (bollo) per le auto a GPL convertite con retrofit, potendo queste circolare anche a benzina, è la stessa dell’auto originale. Tuttavia, alcuni decreti danno alle regioni la possibilità di proclamare riduzioni/esenzioni sulla tassa di circolazione e, pertanto, non si possono escludere agevolazioni locali.
 
Perché le auto a GPL sono più ecologiche?
Con l’alimentazione a GPL si riducono significativamente le emissioni inquinanti, in particolare il CO di oltre il 30%, gli HC del 20% e relativamente anche l’emissione di CO2. Le auto alimentate a gas, inoltre, non producono particolato, in particolare le PM10 critiche per l’inquinamento urbano.
 
Si può parcheggiare un’auto a GPL in un garage interrato?
Le vetture a GPL dotate di dispositivi di sicurezza rispondenti alla Normativa ECE/ONU 67/01, e quindi tutte le vetture trasformate a partire dal 01/01/2001, possono essere parcheggiate nei garage sotterranei sino al livello del primo piano interrato. Le auto convertite prima di detta data, e perciò rispondenti ancora alla normativa precedente, hanno invece accesso solo ai piani fuori terra.
 
È possibile imbarcare su navi e traghetti un’auto a GPL?
Non esiste una specifica normativa al riguardo e la regolamentazione è lasciata alla discrezionalità delle compagnie marittime. Secondo la pratica consolidata è opportuno dichiarare l’eventuale alimentazione a gas sia al momento dell’acquisto del biglietto, sia al momento dell’imbarco. È, comunque, sempre conveniente informarsi presso la specifica compagnia di navigazione.
 
Se vado a GPL devo fare anche benzina?
Dato che l’auto viene di norma avviata a benzina prima di passare automaticamente a gas è opportuno avere un certo quantitativo di benzina nel serbatoio. La presenza di benzina nel serbatoio in alcuni modelli di auto serve anche a preservare la pompa della benzina che si usurerebbe prematuramente girando a secco.